“Chi sono io?”
Melissa Biordi
“Chi sono io?” E’ una delle domande più difficili alle quali rispondere. L’incertezza, l’angoscia, la paura, sono i sentimenti che affiorano in ognuno di noi; ma soprattutto queste emozioni scaturiscono quando questa domanda viene rivolta ai nostri giovani adolescenti. Ricordo che in questo periodo critico, molte delle certezze che la famiglia, la scuola, il gruppo degli amici, gli hanno insegnato rivengono messe in discussione… Immaginare il proprio futuro e prepararsi ad affrontarlo nel migliore dei modi è particolarmente difficile e comporta diversi cambiamenti; tutto ciò associato al raggiungimento di un’identità personale unica e forte, che li aiuterà ad affrontare e intraprendere un percorso consolidato, consapevole e responsabile. Che cosa è l’identità? Essa è tutto ciò che caratterizza ciascuno di noi come individuo singolo e inconfondibile. E’ ciò che impedisce alle persone di scambiarci per qualcun altro. (Jervis ’98). E’ proprio questo che l’adolescente deve capire… Chi è? Chi rappresenta? Come si vede all’interno di questa società? Quali sono i suoi valori? Il raggiungimento di uno stato dell’“Io” (come definisce Erikson) deciso e responsabile, lo avremmo seguendo quattro tappe fondamentali nella vita dell’adolescente:
- Tappa fondamentale è il miglioramento della conoscenza di sé e la formazione di una relativa definizione della propria personalità. L’adolescente in questa fase diventa più consapevolezza dei propri stati interiore e riesce ad attribuire un nome ai propri stati d’animo;
- Un’altra dimensione del cambiamento adolescenziale è l’ampliamento degli spazi di autonomia, come fenomeno interiore ed esteriore. S’instaurano sempre più forti i legami con il gruppo degli amici, con la famiglia e con la scuola. L’adolescente stabilisce dei confini maggiori tra sé e gli altri.
- Un altro passaggio che entra a far parte in modo delicato e profondo dell’identità è quello concernente l’area affettivo-sessuale. I bambini diventano adulti, con i loro bisogni e i loro istinti, che devono essere compresi e aiutati nel modo migliore a essere soddisfatti. Oltre a uno sviluppo razionale e psicologico abbiamo la crescita corporea dell’adolescente.
- Ultimo aspetto, ma non meno importante, è quella della consapevolezza crescente dell’individuo circa il senso globale della sua esistenza. Se da una parte abbiamo la consapevolezza nell’adolescente dei propri limiti e delle proprie potenzialità dall’altra, abbiamo la cognizione che non sempre gli ambienti possono essere favorevoli e che le persone che ci circondano molte volte non la pensano come noi e non hanno la nostra spessa opinione.
Ho voluto porre l’accento su queste quattro tappe, per far comprendere che l’adolescente deve passare attraverso questi processi. Ricordo che ogni giovane è diverso dall’altro e che questo percorso quindi è differente per ognuno di loro. Non esiste un’età precisa e stabilita per raggiungere il traguardo, ma l’importante è riuscire a creare un’identità completa, salda ed equilibrata.
Non voglio dimenticare e desidero sottolineare l’importanza che la famiglia ha in questo processo. Se la famiglia ha un’identità ben definita, solida e sicura di se’ anche l’adolescente rispecchierà la stessa, attraverso l’educazione e l’insegnamento. Comprensione, affetto, unione e amore sono gli “ingredienti” migliori per creare una vera identità.