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Musulmani in piazza a Milano per dire No alla violenza

Alla manifestazione in piazza san Babila a Milano contro il terrorismo, le guerre e l’islamofobia promossa da PSM, CAIM e GMI hanno aderito più di 100 associazioni e centri islamici da tutta Italia, diverse migliaia sono stati i manifestanti.

 

INTERVENTO di PSM alla manifestazione

Di fronte all’orrore, alla barbarie e alla ferocia disumana a cui abbiamo assistito inorriditi la settimana scorsa a Parigi, non possiamo che esprimere il nostro sdegno e la nostra indignazione totale per quei barbari crimini, commessi da assassini privi di qualsiasi umanità o fede.
Ribadiamo, in quanto esseri umani innanzitutto e in quanto cittadini europei e fedeli musulmani, la nostra decisa, netta e totale condanna al terrorismo e alla violenza, e trasmettiamo nuovamente la nostra vicinanza e la nostra solidarietà alle famiglie delle vittime e all’intero popolo francese duramente colpiti da questa immane tragedia.
La nostra condanna, la nostra indignazione e il nostro sdegno sono altrettanto netti e decisi per tutti i massacri: in Mali, in Siria, in Libano e altrove nel mondo, sono tutti nostri fratelli e sorelle e meritano tutti da noi pari solidarietà e vicinanza.

Quei criminali assassini con il loro richiamo blasfemo a Dio, mentre perpetrano i loro barbari crimini, infangano la nostra fede, offendono il nostro Dio, oltraggiano la nostra umanità.
Pur richiamandosi all’islam essi rappresentano con i loro atti la negazione totale di tutti i suoi insegnamenti, nulla nella nostra fede può giustificare il massacro di innocenti, tutto richiama invece alla misericordia e alla ricerca della pace, lo stesso nome “Islam” fa riferimento alla pace, Dio nel Corano ci invita ad entrare nella Sua pace, e chiama Sé Stesso As-Salam/la Pace, il saluto dei musulmani quando incontrano qualcun altro è “assalamu alaikum”, la pace sia con voi. La ricerca della pace con Dio, con noi stessi, con gli uomini e con tutto l’ambiente circostante è pertanto la finalità suprema della nostra fede; mai un musulmano deve cedere al vizio violenza, l’insegnamento del Profeta Muhammad (colui che Dio dice che è inviato in quanto misericordia per il creato), è di testimoniare la nostra fede in Dio con dolcezza e amore; amore per l’umanità, dolcezza per l’umanità, misericordia per l’umanità.
Nella nostra fede la pace e la sicurezza sono una manifestazione della grazia di Dio, più volte nel sublime Corano l’Altissimo richiama la nostra attenzione sull’importanza di tutelarli e enumera tra le Sue grazie per gli uomini il fatto di averli rassicurati dalla paura, il messaggero di Dio insegnava che: “Colui che è sano nel proprio corpo, sicuro tra la sua gente, provvisto del suo cibo quotidiano ha posseduto tutte le grazie di questo mondo.” La pace e la sicurezza sono quindi dei valori da ricercare e difendere e il fedele musulmano è invitato ha impiegare i propri sforzi in questa direzione.
Siamo qui anche per riaffermare e rinnovare la coscienza della nostra comune appartenenza alla famiglia umana di fronte ai tragici eventi di odio, di guerra e di violenza che minano la convivenza pacifica degli uomini sulla terra. È detto nel sublime Corano: “O uomini vi abbiamo creato da un maschio e una femmina e abbiamo fatto di voi popoli vari e tribù affinché vi conosceste a vicenda.” Questo verso coranico ricorda a tutte le donne e a tutti gli uomini l’origine comune della loro creazione, la loro comune appartenenza alla famiglia umana, e che le differenze etniche, linguistiche, culturali, persino religiose sono una volontà del loro Creatore Altissimo, affinché essi si conoscano a si arricchiscano a vicenda.
I drammatici episodi di violenza e di odio devono interrogare le nostre coscienze, spingerci a riaffermare con maggiore forza i valori della pace, della nonviolenza e del rispetto reciproco, e non essere invece motivo per dare maggiore sfogo alla violenza umana e all’odio nei confronti del diverso.
Carissimi, siamo qui anche per affermare che la migliore risposta alla violenza estremista consiste nel rompere questa spirale di violenza che sta conducendo gli uomini verso il baratro, non cediamo alle serene di guerra, costruiamo insieme dei percorsi per la pace.

La risposta all’estremismo violento non deve essere neanche nella messa in dubbio dei valori di libertà e di democrazia che sono alla base della nostra società, deve invece consistere in una maggiore inclusione, maggiori diritti, maggiore giustizia sociale per tutti. Ai nemici della libertà non si risponde con minori libertà bensì con maggiori diritti, evitando di diffondere un clima da inquisizione nei confronti dei milioni di musulmani europei, che sono cittadini e attori a pieno titolo dell’Europa e dell’Occidente, e sono i primi nella lotta all’estremismo violento poiché essi ne sono le prime vittime. Non c’è un noi occidentali e un loro musulmani, c’è semmai un noi uomini di pace e un loro fanatici e violenti di ogni religione e di ogni ideologia.

L’invito che facciamo da questa manifestazione a tutta la cittadinanza, alla società civile, ai partiti politici e alle istituzioni pubbliche è di fare di questo momento doloroso e drammatico un’occasione per mettere insieme le forze e le energie di tutti e accelerare il processo di costruzione di una società coesa, plurale, fiera delle sue diversità, aperta all’altro, che sappia mettere a frutto tutte le ricchezze culturali, spirituali e materiali a disposizione. Una società che rinneghi e lotti con tutte le sue forze contro ogni forma di violenza, di fanatismo, di razzismo, di antisemitismo e d’islamofobia…
Un appello infine lo rivolgiamo a tutte le comunità religiose italiane, ai cristiani, ai musulmani, agli ebrei e a tutti i religiosi, di unire le nostre forze e le nostre ricchezze spirituali per isolare chiunque cerchi di strumentalizzare i nostri riferimenti spirituali, e le nostre religioni per fomentare l’odio, il fanatismo e il rifiuto dell’altro, le nostre religioni sono degli strumenti di pace e non di violenza, dei messaggi di misericordia non di terrore.
“Le creature sono tutte prossimi di Dio, i più amati da lui sono coloro che sono più utili ai Suoi prossimi.” Queste sono le parole del Profeta Muhammad, pace su di lui, e questa è l’essenza dell’insegnamento spirituale islamico.
Che Dio ci salvi da coloro che uccidono, terrorizzano e fomentano odio tra gli uomini!

Letto da Driss Bakkari – Direzione Nazionale PSM
Milano, 21 novembre 2015

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