Il 25 aprile, festa della liberazione
Il 25 aprile l’Italia celebra la Festa nazionale della Liberazione, l’anniversario della liberazione dal nazifascismo nel 1945.
Dopo lo sbarco degli alleati in Sicilia nel 1943 con la conseguente caduta del regime fascista a Roma, l’Italia si ritrovò divisa in due: al nord i Fascisti costituirono la Repubblica Sociale Italiana, vicina ai nazisti, mentre al sud si formò il governo Badoglio, sostenuto dagli Alleati.
Per combattere l’occupazione nazifascista si era organizzata la Resistenza, formata dai Partigiani, che erano uomini, donne, giovani, anziani, operai, contadini, militari, persone di diversi ceti sociali, diverse idee politiche e religiose, ma che avevano in comune la volontà di lottare, ognuno con i propri mezzi, per vivere in uno stato di libertà, di democrazia, in cui siano rispettati i diritti di tutti.
Il 25 aprile 1945 i Partigiani entrarono vittoriosi nelle principali città italiane, mettendo fine al tragico ventennio fascista e inaugurando il processo di ricostruzione dell’Italia, con il referendum sulla repubblica e l’assemblea costituente che diedero i natali al nuovo Stato italiano fondato sui principi della democrazia e dell’uguaglianza.
Gli italiani di fede musulmana, come tutti gli italiani, fanno loro questa storia di lotta partigiana per la libertà, e ritengono che il 25 aprile sia una data memorabile perché segna la nascita dell’Italia che oggi conosciamo, un paese, che con tutte le difficoltà, riconosce e tutela i diritti fondamentali per tutti i suoi cittadini, senza alcuna distinzione:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” Recita l’art. 3 della Costituzione italiana del 1948.