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Auguri Alla Donna.. alla Mamma, alla moglie, alla sorella e alla figlia

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Adil Laamane

Approfittiamo dell’occasione della giornata mondiale, l’8 marzo, dedicata alla donna per fare gli auguri a tutte le donne del mondo e per scrivere queste modeste righe.

Dice Dio nel nobile Corano: “Allah ha proposto ai credenti l’esempio della moglie di Faraone, quando invocò: “Signore, costruiscimi vicino a Te una casa nel Giardino. Salvami da Faraone e dalle sue opere. Salvami dagli ingiusti”. E Maria, figlia di Imrân, che conservò la sua verginità; insufflammo in lei del Nostro Spirito. Attestò la veridicità delle Parole del suo Signore e dei Suoi Libri e fu una delle devote.”

Vediamo dunque che  Dio, gloria a lui l’Altissimo, quando ha voluto dare un esempio di fede ai credenti, uomini e donne, non ha indicato un profeta o un compagno dell’inviato di Dio, o un uomo devoto, ma ha scelto l’esempio di due donne, due donne che hanno insegnato a tutta l’umanità come essere credenti, questo è un grande onore che Dio dà alla donna, il modello della fede è rappresentato da queste due donne.

Da quando Dio ha informato i suoi angeli che avrebbe creato sulla terra l’essere umano, ha reso la donna un vicario che lo rappresenti sulla terra in società con l’uomo nel suo vicariato, e per questo l’ha onorata come figlia, madre, moglie e sorella. Dio ha reso la finalità dei fedeli e dei devoti sotto i piedi della donna, infatti ha posto il paradiso sotto i piedi della madre.

La religione islamica, a differenza delle ideologie materialistiche, ha tracciato per la donna la strada per la felicità, una felicità che si fonda sull’aspirazione alla perfezione spirituale del cuore, e che si protrae fino a dopo la morte, ed è diverso dalla felicità alla quale molte donne che si sono liberate da ogni religione, il cui apice di felicità si raggiunge con la sconfitta di quell’uomo, che l’ha sottomessa e l’ha fatta soffrire, per eguagliarlo in ogni cosa sperando di porre fine alla violenza scaturita dal rapporto che si basa sulla forza impari tra i due sessi.

Una visione questa che porta a pensare che  ci siano due schieramenti in lotta tra di loro, uno schieramento guidato dall’uomo ingiusto e violento e un altro guidato dalla donna vittima e maltrattata. L’islam invece raccomanda la complementarietà e la solidarietà, l’aiutarsi l’un l’altro. Dice Dio l’Altissimo: “ I credenti e le credenti sono alleati gli uni degli altri. Ordinano le buone consuetudini e proibiscono ciò che è riprovevole, eseguono l’orazione pagano la decima e obbediscono ad Allah e al Suo Messaggero. Ecco coloro che godranno della misericordia di Allah. Allah è eccelso, saggio.” La giustizia dell’islam e la sua benevolenza vogliono un mondo unico governato dalla misericordia e dall’amore dove non c’è posto per la violenza e l’odio.

L’islam è venuto per far uscire l’essere umano dalle tenebre dell’ignoranza alla luce della fede e a elevarlo verso l’eccellenza della fede, come ci ha informato l’inviato di Dio su di lui la pace: “L’eccellenza della fede consiste nell’adorare Dio come se tu lo vedessi, poiché se tu non lo vedi, Egli ti vede.” L’islam è venuto anche per spezzare le catene dell’ingiustizia e per proteggere e aiutare i più deboli e gli oppressi, e per prima la donna. I musulmani si occupano del diritto della donna e si battono per la sua libertà dalle oppressioni e dalle ingiustizie per compiacere Dio e non per seguire la moda.

Tra le prime priorità dell’islam c’era e c’è la donna, ed è riuscito il messaggero di Dio su di lui la pace a valorizzarla e a capovolgere la situazione femminile, la donna da un essere che poteva essere sepolta viva per la paura del disonore, che poteva essere ereditato come fosse un oggetto, è diventata un essere nella sua piena di dignità umana, e da un essere senza alcun valore ad un essere che è parte importante della società.

Dice Dio il Misericordioso: “ In verità i musulmani e le musulmane, i credenti e le credenti, i devoti e le devote, i leali e le leali, i perseveranti e le perseveranti, i timorati e le timorate, quelli che fanno l’elemosina e quelle che fanno l’elemosina, i digiunatori e le digiunatrici, i casti e le caste, quelli che spesso ricordano Allah e quelle che spesso ricordano Allah, sono coloro per i quali Allah ha disposto perdono ed enorme ricompensa.”

Quando leggiamo il nobile Corano troviamo che la donna e l’uomo ricevono gli stessi insegnamenti e la stessa esortazione alle buone opere e tutto ciò che ne consegue di ricompense in vita e nell’aldilà.

Dice Dio l’Altissimo: “Daremo una vita eccellente a chiunque, maschio o femmina, sia credente e compia il bene. Compenseremo quelli che sono stati costanti in ragione delle loro azioni migliori.”

La donna rappresenta la metà della società ed è quella che educa l’altra metà, è la madre, la sorella, la moglie, la figlia, è la sorgente della tenerezza e dell’affetto.

Dice il Muhammed il Messaggero di Dio su di la pace: “il migliore di voi è colui che è migliore con la sua sposa.”

AUGURI!!!!!

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