Dio è Amore
“Non ho creato i jinn e gli uomini se non per adorarMi.” [Corano, 51-56]
L’essenza della nostra esistenza, la sostanza della nostra creazione, è l’adorazione di Dio. L’Altissimo, l’Amorevole (al-Wadud) ci ha creati per adorarLo, ovvero per ricercarLo, conoscerLo, amarLo …
Dio è amore! Dio ama ed è amato. Il nostro amore per Dio è logico, Egli ci ha creati, ci ha colmati delle Sue grazie, palesi e nascoste, ciò che è straordinario è che Lui Al-Ghaniyy (l’autosufficiente), che non ha alcun bisogno di noi, ci ami e si mostri amorevole nei nostri confronti, inviandoci i Suoi messaggeri e insistendo nel nostro richiamo a Lui Altissimo.
Il Profeta, pace su di lui, riporta che Dio il Misericordioso dice: “Chiunque oltraggi un Mio prediletto (waliyy), Io gli dichiaro guerra. Nulla fa giungere il mio servitore alla Mia Vicinanza come il suo adempimento a quanto gli ho prescritto. Il Mio servitore se persevera negli atti di adorazione supererogatori finirà per meritare il Mio amore e quando l’avrò amato, sarò l’udito con cui sente, l’occhio con cui vede, la mano con cui opera e il piede con cui cammina. Se m’invocherà gli risponderò, se si rifugerà in Me sarò il suo protettore, …”
Dio come ci racconta questo hadith qudsi è vicino alle Sue creature, attento ai loro desideri. Dio diventa udito e vista del servitore amato;
L’amore di Dio è che un Suo dono, una Sua grazia. In una frequente invocazione del Profeta, pace su lui, egli diceva: “O mio Dio donami il Tuo amore, l’amore di coloro che ti amano e l’amore di ogni opera che mi avvicini al Tuo amore. O mio Dio fa che ogni tua provvista a me sia un mezzo per ciò che ami, e fa che ogni Tua negazione sia un’occasione per il tuo amore.”
Quando parliamo di fede, non ne dobbiamo parliamo soltanto in termini di obblighi e di doveri, dimenticando la sua essenza spirituale, mistica. Fede è, innanzitutto, ricerca di senso, una ricerca continua dell’amore del Creatore Misericordioso, chi consuma la sua breve esistenza senza accedere a questo sublime significato, allora pianga se stesso, pianga la sua inconsistenza. Disse il maestro Ibn al-Qayyim: “Come puoi dissipare la tua vita con un cuore velato all’amore di Dio, come puoi andartene da questa vita come ci sei entrato, senza aver assaporato la sua più gradevole prelibatezza.”
Molti di noi sono purtroppo estranei, in parte o completamente, a questi nobili significati. Perdiamo il nostro tempo limitato in discussioni sterili riguardo alla liceità o meno (halal o haram) di questa o dell’altra cosa, trascurando l’essenza della fede, ovvero la conoscenza, il compiacimento e l’amore di Dio.
“Amate Dio con tutto il vostro cuore” è l’invito che ci rivolge il Messaggero di Dio, pace su di lui.