Il Convegno PSM 2015, un successo per i musulmani d’Italia
Milano ha ospitato ieri il grande raduno della comunità musulmana italiana, circa 1.500 persone provenienti da tutta Italia si sono dati appuntamento nella città dell’Expo per discutere dei diritti e dei doveri dei musulmani europei. L’evento promosso dall’associazione nazionale PSM, Partecipazione e Spiritualità Musulmana, e che ha visto impegnati decine di volontari dell’associazione, rappresenta il massimo raduno dei musulmani d’Italia.
Il convegno è stato inaugurato dal presidente di PSM Mohamed Hajib, che nel suo saluto ha ribadito che la presenza musulmana in Italia andrebbe considerata un valore aggiunto, una ricchezza culturale e una risorsa etica per il nostro paese e non un problema. “Il lavoro principale di PSM è sulla persona umana sia nella sua dimensione spirituale ed etica, che culturale e civica. Essere con Dio nell’Islam, ha aggiunto il presidente Hajib, vuol dire servire gli uomini tra gli uomini non isolandosi da loro. Dice il Profeta Muhammad: “Il più amato da Dio è colui che è più utile alle Sue creature.” La finalità primaria per ogni aderente all’Isslam, secondo il presidente PSM, dovrebbe essere la ricerca di Assalam, la Pace, con sé stessi, con Dio e con tutto l’ambiente circostante.
Al convegno sono giunti i saluti del Presidente della Repubblica, della Presidente della Camera dei Deputati e del presidente del Consiglio dei Ministri. Il viceministro dell’interno Filippo Bubbico ha indirizzato invece una lettera al convegno nella quale ricorda tra le altre cose che “ognuno di noi non deve mai dimenticare che la libertà religiosa è uno dei diritti fondamentali scritti nella nostra costituzione.” e che, nonostante gli sforzi profusi per l’inserimento della comunità musulmana, bisogna constatare l’esistenza di diffusi atteggiamenti discriminatori contro i quali molto resta da fare.
In seguito hanno portato il loro saluto istituzionale l’europarlamentare Antonio Panzeri, il consigliere regionale lombardo del movimento Cinque Stelle e infine il presidente della Comunità di Sant’Egidio di Milano Giorgio del Zanna, che ha portato anche i saluti del fondatore della Comunità il prof. Andrea Riccardi. Il momento dei saluti iniziali è stato concluso con l’intervento di Davide Piccardo, coordinatore del Caim, l’ente che riunisce le diverse associazioni islamiche milanesi, nel quale ha evidenziato la mancanza ad oggi di una grande e degna moschea in una città importante come Milano, e degli sforzi che il Caim sta portando avanti per supplire a questa ed altre problematiche dell’islam milanese.
Il momento centrale del convegno è stata la Tavola Rotonda animata da tre prestigiosi relatori: il prof. Stefano Allievi, direttore del Master sull’Islam in Europa e uno dei maggiori esperti di islam italiano, il dott. Abderraouf El Ouazzani, presidente dell’ONG dei diritti umani con sede a Bruxelles AFD International e la dott.ssa Ismahane Chouder, segretario della commissione “Islam e laicità” a Parigi.
Il prof. Allievi nel suo intervento ha espresso l’apprezzamento per i notevoli passi in avanti compiuti dai musulmani, che oggi si definiscono e sono dei musulmani europei, e non soltanto dei musulmani in Europa. I musulmani europei oggi, secondo il sociologo di Padova, sono nella loro quasi totalità rispettosi dei loro doveri di cittadini, alcune volte più di molti loro concittadini non musulmani. Secondo Allievi è in atto da parte dei media e di alcune correnti politiche una distorsione dell’immagine di questa comunità, alla quale spesso vengono negati alcuni diritti fondamentali, come il diritto di culto.
La seconda relatrice, la dott.ssa Chouder, ha constatato come il fatto di essere musulmani europei oggi non porti dei previlegi quanto delle grandi responsabilità, “Non siamo musulmani contro gli altri ma con e per gli altri… la spiritualità musulmana è un fattore che libera il senso della nostra umanità comune al di là delle nostre appartenenze, ha detto l’ospite francese.” La sfida attuale per l’Europa, secondo Chouder, è di metterci insieme per fare società comune, rinnegando ogni discriminazione, ogni razzismo, in particolare oggi l’islamofobia, che è divenuta un canale per la rigenerazione del razzismo nelle nostre società. Parlando del suo paese, la Francia, l’autrice di “Les filles voilées parlent” ha rilevato come sia in atto un’islamofobia istituzionale, di Stato, operata dall’alto, ne è un esempio la legge francese anti velo, che non è stata richiesta dal basso ma imposta dall’alto;
Secondo il dott. Abderraouf El Ouazzani, terzo relatore della tavola, che è anche Research Analyst nello Strategic Thinking Institute (SDE – Turchia), il tema del convegno è “sensibile, controverso e complesso in Italia come in tutta Europa. Parlare di diritti e doveri ci porta a parlare di cittadinanza sia nella sua dimensione giuridica, diritto di culto, di voto, di accesso ai servizi sociali, che nella sua dimensione morale e culturale. Bisogna dire che l’Europa non è un’entità culturale immutabile ma si sviluppa in maniera continua nel tempo, e oggi c’è un nuovo Noi europeo che include anche i musulmani, che sono una parte integrante dell’Europa.”
La tavola rotonda è stata conclusa con le domande e le riflessioni dei convenuti, anche attraverso i social network facebook e watsapp, ai relatori della tavola,
Dopo la pausa pranzo e i saluti dei rappresentanti delle diverse comunità islamiche presenti, ha preso la parola il dott. Azzam Tamimi, CEO del canale satellitare londinese Al Hiwar TV, nella sua relazione ha messo in rilievo, anche partendo dal suo pluridecennale soggiorno in Europa, l’eccezionale presa di coscienza delle comunità musulmane in Europa, che non si ritengono più degli elementi esterni all’Occidente, in cui si sono stabiliti in maniera provvisoria, ma percepiscono l’Europa come la loro terra. Secondo il dott. Tamimi: “I musulmani europei devono interagire con le loro società per ottenere i loro diritti, devono parlare all’opinione pubblica e insieme impegnarsi per una maggiore tutela dei loro diritti.” L’accademico britannico ha invitato i musulmani ad aprire un dialogo interno alla comunità per individuare un percorso di impegno comune volto a migliorare la loro condizione cittadini musulmani europei.
Il Convegno è stato concluso dal segretario di PSM Abdellah Labdidi che ha ringraziato gli ospiti, i relatori, tutti i presenti e, in maniera particolare, le decine di volontari PSM che hanno lavorato con dedizione per il successo di questa eccezionale manifestazione. Labdidi ha annunciato che le mani di PSM sono tese a tutti coloro che vogliono impegnarsi per la tutela dei diritti di tutti e per una società più coesa, aperta e rispettosa di tutti suoi cittadini. Infine ha affermato che le tematiche, le idee e le soluzioni individuate durante questo convegno devono guidarci nel nostro percorso quotidiano di impegno all’interno della nostra comunità e della società.
Al termine il famoso cantautore Saad Chemmari, dalla Germania, ha intrattenuto il pubblico con delle eccezionali canzoni melodiche.
Infine segnaliamo che il convegno è stato trasmesso in live streaming attraverso il sito di PSM ed è stato seguito da più di un migliaio di persone.
Torneremo alle variegate e ricche tappe di questo convegno, con maggiori articoli e video degli interventi.
Teaser Convegno PSM 2015TEASER #ConvegnoPSM2015 .. Reportage in arrivo, coming soon… Stay tuned…
Posted by PSM – Partecipazione e Spiritualità Musulmana on Lunedì 13 aprile 2015