Il Sermone d’Addio del Messaggero di Dio ﷺ Sermone d’addio Full view

Il Sermone d’Addio del Messaggero di Dio ﷺ

Nel 632 il Profeta Muhammad, pace e benedizione su di lui, intraprese il Hajj [il pellegrinaggio alla Mecca], accompagnato da decine di migliaia di pellegrini.

Un versetto del Corano, rivelato il giorno di ‘Arafa, il 9 del mese di dhul-hijja, annunciava a Muhammad ﷺ il compimento della sua missione profetica sulla terra: “Oggi ho reso perfetta la vostra religione, ho completato per voi la Mia grazia e Mi è piaciuto darvi per religione l’Islam.” (Corano, 5:3).

Lo stesso giorno il Messaggero ﷺ pronunciava il suo “Sermone di addio” dall’alto del Monte della misericordia, ad Arafat, davanti a circa 140mila fedeli. Quelle parole sono vive nel cuore di tutti i credenti, di tutti i tempi.

Disse il Profeta Muhammad ﷺ:

Gente,
ascoltate le mie parole, poiché io non so se mi sarà concesso di potervi incontrare in questo luogo e di eseguire il pellegrinaggio, dopo quest’anno. Prestate dunque ascolto attentamente alle mie parole e riferitele a coloro che oggi non hanno potuto essere presenti. 

Gente,
il vostro sangue, i vostri beni e il vostro onore sono inviolabili fino al giorno in cui comparirete davanti al vostro Signore, come inviolabili sono questi giorni, questo mese, questa città. Restituite i beni che vi sono affidati ai legittimi proprietari e non nuocete ad alcuno, cosicchè nessuno possa nuocervi. In verità, tra non molto, ciascuno di voi dovrà rispondere delle sue azioni. Dio vi ha interdetto l’usura (riba), perciò d’ora in avanti rinunciate a tutti gli obblighi usurari. Il capitale di cui siete in possesso rimarrà, tuttavia, vostro. Non infliggete né soffrite alcuna iniquità.

[…]

O gente,
come è vero che voi avete dei diritti sulle vostre donne, così esse hanno dei diritti su di voi. Ricordate che le avete prese come vostre spose di fronte a Dio e con il Suo permesso.

[…]

O gente, 
ascoltatemi con sincerità di cuore. Adorate Dio che è unico. Eseguite la preghiera cinque volte al giorno, digiunate nel mese di Ramadan e ottemperate agli obblighi finanziari relativi alle vostre ricchezze (zakah). Se potete, eseguite il Pellegrinaggio. Tutto il genere umano discende da Adamo ed Eva, e non vi è superiorità tra un arabo e un non arabo né tra un non arabo e un arabo; né tra un bianco e un nero né tra un nero e un bianco, tranne che in pietà di Dio. In verità, il più nobile tra voi è chi più teme il suo Signore. Sappiate che un musulmano è fratello di un altro musulmano e che i musulmani costituiscono un’unica fratellanza. Nulla che appartiene a un musulmano sarà legittimo per un altro musulmano, a meno che non sia stato offerto liberamente e volontariamente. Non siate dunque ingiusti verso voi stessi.

Ricordate che un giorno sarete ricondotti a Dio e risponderete a Lui di ogni cosa. Perciò, state in guardia e non tornate, dopo la mia morte, alla miscredenza, gli uni colpendo gli altri.

O gente,
nessun profeta o messaggero di Dio verrà dopo di me, né sorgerà alcuna nuova fede, perciò comprendete le parole che oggi vi indirizzo. Coloro che oggi le ascoltano, le trasmetteranno agli altri, e questi agli altri ancora: che gli ultimi possano comprendere queste parole meglio di voi che oggi le ascoltate. Vi lascio il Libro di Dio e la mia Sunna, se vi atterrete ad essi non sarete mai sviati.

O Dio, sii testimone del messaggio che oggi ho trasmesso al Tuo popolo.

Al termine del suo sermone, il Messaggero di Dio ﷺ chiese agli ascoltatori: 

“O gente, vi ho trasmesso fedelmente il mio messaggio?” Un potente mormorio di assenso si levò dalle migliaia di pellegrini e le vibranti parole: “Allahumma Na`m” (“Per Dio! Si!”) risuonarono come un tuono in tutta la valle. Il Profeta ﷺ sollevò il suo indice e disse: “O Dio, sii testimone! O Dio, sii testimone!”.

Il Profeta ﷺ fece ritorno al suo Signore Altissimo tre mesi più tardi nella sua nobile città di Medina.

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