La vita del cuore* cuore Full view

La vita del cuore*

Svegliati, e sappi che al-minhaj an-nabawi (il Metodo profetico) è quel sentiero su cui metti i piedi ai piedi del Messaggero di Dio, pace e benedizioni su di lui. È la retta via che ti congiunge a coloro che Dio ha benedetto, e ti ha raccontato nel suo libro la Sua benedizione su di loro, la Sua preferenza per loro e il Suo Sostegno alla loro causa, poi ha abbellito a te la loro compagnia.

Non pensare che il metodo profetico di cui ti ho parlato in tutte queste lunghe pagine sia tale se non ti porta alla presenza a Dio Onnipotente, se non ti sprona a rivolgerti a Lui, l’Altissimo, se non risveglia il tuo entusiasmo per Lui.

Non dare per scontato che resistere all’ingiustizia e all’incredulità e stabilire uno Stato di giustizia ti avvantaggerà personalmente nell’altra vita e presso Dio Onnipotente se non sono il Suo amore, la Sua obbedienza, il servizio della Sua Chiamata e il sostegno alla Sua causa, il tuo costante pensiero e il senso della tua vita, il tuo cibo e la tua bevanda, il tuo corpo e la tua anima, la tua vita e la tua morte. In verità i morti non sono quelli che si sono trasferiti all’Altra vita. Questo passaggio è verità. E dopo quella morte ci sarà la Resurrezione, il Giudizio, il Paradiso e l’Inferno.

Dio, gloria a Lui, disse: {Guai a coloro i cui cuori sono duri al ricordo di Dio, costoro sono in una chiara illusione.}

Invero, il morto è colui il cui cuore è morto, che non ha speranza di vita né qua né là. Che Iddio ci dia rifugio. Dio Onnipotente ha detto: {Chiunque è cieco in questa vita, nell’Altra sarà cieco ed ancor più smarrito}. La cecità della bassira, ovvero dell’intuizione, che Dio non voglia. Come fai a sapere cosa è la vita del cuore e cosa è l’intuizione, se non ricordi il tuo Signore? Disse il Profeta, pace su di lui, a riguardo:

 “L’esempio di colui che ricorda Dio e di colui che non lo ricorda è come l’esempio del vivo e del morto”,

Invero il morto è colui che è ignaro di Dio e del Suo ricordo, che nega che soltanto Dio inorgoglisce e umilia, avvicina a Lui chi vuole e guida a Lui chi ritorna.

Invero il morto è colui che ha perso la sua parte di Dio.

Invero il morto è colui che giunto sul punto di morte guarda indietro è vede una vita sguarnita di bene, non ha compreso il senso della sua creazione, e non si è dato da fare per avvicinarsi a Dio con l’obbligatorio e il supererogatorio, anche se prega e digiuna e dice: io sono un musulmano.

Piangi su te stesso e cerca un annunciatore di Dio secondo “Bassira” che ti prenda per mano, ti accompagni, ti guidi a Dio e ti insegni come far resistere il tuo ego a ciò che disprezza, come superare l’ostacolo (al-‘aqaba) verso Dio Onnipotente, come raggiungerLo, come conoscerLo, come amarLo. Dio Onnipotente ha detto raccontando il comandamento di Luqman a suo figlio: {E segui il sentiero di coloro che hanno fatto ritorno a Me.}

Invero il morto è colui che ha letto il Corano e non si è risvegliato dalla negligenza. Che ha attraversato la sua vita terrena e non si è fermato un momento per chiedere del Creatore. Che ha letto nel Corano e nella Sunna l’indicazione completa di Dio e non ha ascoltato, non ha pensato, non ha capito, non ha cercato il volto di Dio, non ha pazientato se stesso con coloro che desiderano il Suo volto, non ha avuto nostalgia del suo Signore, e non ha desiderato incontrarLo.

Ha mancato di pentirsi ed essere accolto.

Ha mancato di chiedere perdono e di ottenerlo.

Ha mancato di chiedere e di ricevere. La cosa migliore che puoi chiedere è la grazia di Dio, poi il compiacimento di Dio, poi il Volto di Dio. Ha mancato di essere insieme ((مع i muhsinin.

Insieme.

Non dimenticare che essere “insieme” con coloro che Dio ha benedetto, è un “insieme” qua e là, è il significato della Suhba (compagnia spirituale). E abbiamo fatto della Suhba la metà della prima virtù insieme al gruppo.

Sappi perché si muovono i gruppi e dove si dirigono, e assicurati di prestare attenzione affinché la destinazione sia sempre Dio e la promessa di Dio e rimanga sempre Dio e la promessa di Dio.

Non c’è altro Dio all’infuori di Dio, Muhammad è il Messaggero di Dio.

*Testo tratto dall’epilogo del libro “Al-Minhaj An-nabawi” [Il metodo profetico] dell’imam Abdessalam Yassine, rahimahu Allah

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