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Labdidi: «Attentato alla vita umana e alla libertà»

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Angelica Malvatani [Il Resto del Carlino]

Fermo, 10 gennaio 2015 – Uno è ateo, non crede in nessun Dio, semmai nel dialogo, nella pace, nella condivisione tra le persone. L’altro è la guida spirituale della comunità islamica del Fermano e segretario nazionale dell’associazione PSM “Partecipazione e Spiritualità Musulmana”. Due persone diversissime, eppure Gianfranco Mancini e Abdellah Labdini sono amici dal 1992, si confrontano e discutono anche di religione e della vita e oggi insieme parlano di un momento delicato e difficile, doloroso per il mondo intero.

Questo è l’Islam vero, che dialoga e abbraccia, spiega l’Imam Labdidi che apre le porte della moschea, a Girola, per condannare il vile attentato di Parigi: «Di fronte all’orrore e alla tragedia a cui l’Europa ha assistito non si può che esprimere la più netta, decisa e totale condanna a questo attentato alla vita umana, alla libertà di stampa, al vivere comune e alla nostra umanitàL’insegnamento del nostro Profeta non è questo, è il Profeta il primo ad essere disonorato da queste ignobili gesta». Parla di ignoranza delle scritture Abdellah Labdidi, chi uccide e compie violenza non segue il modello di vita del Profeta Muhammad che ha sempre portato avanti una vita di tolleranza e di rispetto per tutti, anche per i nemici. «Muhammad ci ha insegnato che non è un vero credente colui che non ama per il proprio prossimo quel che ama per se stesso. Il Profeta è il nostro modello, non ne abbiamo un altro da seguire per tutta la comunità musulmana. Questo è il messaggero di Dio che noi seguiamo, i suoi innumerevoli insegnanti che suggeriscono ai 2 miliardi di musulmani l’indulgenza, la tolleranza e il rispetto dell’altro».

Oggi i Giovani PSM del Fermano saranno in piazza del Popolo, a partire dalle 10, per parlare con la gente, per spiegare il senso di un vero Islam pacifico: «L’imperativo per tutti è essere portatori di misericordia. È importante affermare in questo triste momento la piena condanna a ogni attentato alla libertà di espressione e di stampa che sono conquiste importanti della nostra società che non possono essere attaccate in nessun modo, anche se io non condivido la satira che attacca qualunque credo religioso. Non si può stabilire dei limiti a questa libertà. L’invito che ci sentiamo di fare a tutta la cittadinanza e a tutte le forze vive della società è quello di accogliere questo momento doloroso per mettere insieme le forze e accelerare il processo di costruzione di una società coesa e plurale, fiera delle sue diversità che rinnega ogni forma di violenza, fanatismo, razzismo e islamofobia».

Fonte: http://www.ilrestodelcarlino.it/fermo/imam-fermano-condanna-terroristi-1.562464

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