L’uomo, essere materiale e spirituale
Mohammed Hassani
In principio Dio plasmò l’uomo dalla polvere del suolo e, poi, soffiò in questo corpo la vita: L’anima.
Questa doppia genesi fa dell’uomo un essere curioso e complicato, con caratteristiche speciali.
Domande chiave sorgono dentro di lui: Egli conosce veramente se stesso? Comprende la complessità della sua doppia dimensione? E, la cosa più importante, egli sa qual è la sua essenza e, quindi, quale il suo ruolo in questo mondo?
Da un lato, la componente materialistica fa dell’uomo un simile dell’animale. Da un punto di vista anatomico fisiologico è un vero animale, con appetiti e inclinazioni carnali irresistibili. Creato dalla terra, è su di essa che vive, da essa trae tutte le risorse e i mezzi per la sua sussistenza, è forse per queste ragioni che ci è così attaccato.
La terra è il suo mondo e il suo ambiente vitale. Dio creò la terra e vi predispose tutti i mezzi di sussistenza per tutti gli esseri che si trovano su di essa e per tutti quelli che ci saranno fino alla fine del mondo. La terra può essere paragonata ad una navicella spaziale, nel senso che tutti i suoi passeggeri devono far affidamento soltanto sui mezzi presenti a bordo per sopravvivere.
Oltre a questa componente materiale, il vicario di Dio sulla terra, l’essere umano, è una creatura nella quale il Creatore Eccelso insufflò il Suo soffio, la vita. Questo è ciò che determina la seconda componente dell’uomo: spirituale e divina.
È un terrestre di carne e ossa, ma contiene al suo interno un soffio divino. Si tratta di una creatura terrena e divina, spirituale e materiale, bestiale e angelica.
Questa doppia composizione è volutamente progettata dal Creatore. Egli ha predisposto l’uomo per vivere in entrambi i mondi, materiale e spirituale. Dice Dio l’Altissimo: “ Prima di te, non inviammo che uomini ai quali comunicammo la Rivelazione. Chiedete alla gente della Scrittura, se non lo sapete. Non ne facemmo corpi che facessero a meno del cibo, e neppure erano eterni!” (7,8 XXI)
Ma, d’altra parte, l’uomo è anche legato al mondo spirituale e metafisico. Ha bisogno dell’ispirazione e dell’illuminazione celesti, venendo lui stesso da questo mondo celeste. In effetti, è la componente spirituale, vale a dire la sua anima, che è originaria del mondo sublime. E, naturalmente, quest’anima mantiene una memoria più o meno consapevole, restando attaccata al mondo celeste per l’ascensione spirituale verso la conoscenza assoluta, quella del Creatore dell’universo.
Si dice che il riso è una caratteristica propria dell’uomo, ma non è sicuramente ciò che lo distingue dall’animale. L’etologia ha scoperto che esistono fenomeni di gioia in una forma primitiva simile a risate nei mammiferi inferiori. Lo scimpanzé per esempio, in cui il fenomeno è più studiato, ride quasi nelle stesse circostanze in cui ridono gli esseri umani .
Si è anche detto che ciò che differenzia l’uomo dall’ animale è la ragione, vale a dire la predisposizione, più o meno innata, ad imparare, riflettere e giudicare. Questo è vero, ma soltanto in una certa misura. È una facoltà che esiste anche negli animali, anche se non è sufficientemente sviluppata in alcune specie. Altre specie, invece, mostrano un’intelligenza elevata, come scimpanzé, cani, delfini … Naturalmente questa è una differenza importante, ma non è, assolutamente, quella principale.
Sarebbe irrisorio pensare che l’uomo, con la sua limitatezza terrena, possa capire e comprendere la natura di questa sostanza divina, cioè l’anima. Logicamente, Dio, gloria a Lui, il Creatore è l’unico chi ci può informare sulla nostra natura più profonda. Dice l’Altissimo nel nobile Corano: “Ti interrogheranno a proposito dell’anima. Rispondi: “L’anima procede dall’ordine del mio Signore e non avete ricevuto che ben poca scienza [a riguardo].” ( 85 XVII).
Ma se questa è la costituzione originale e naturale dell’uomo, perché è così disobbediente, cattivo, ribelle, arrogante, orgoglioso? Qualità che non possono essere attribuiti agli angeli, creature a cui l’uomo assomiglia parzialmente.
Come mai, nonostante tutto questo straordinario onore che il Signore diede all’uomo ordinando agli angeli di prostrarsi per Adamo, su lui la pace, egli, l’uomo, può elevarsi al livello degli angeli, come può anche discendere al fondo assoluto, a vivere quasi come una bestia.
Le risposte a tutte queste domande le vediamo, Dio permettendo, in un prossimo articolo.